Agenzia delle Entrate risposta n. 237/2025 del 10.9.2025

In materia di trattamento fiscale delle ricariche per veicoli elettrici e ibridi plug-in quando i costi sono sostenuti tramite card aziendali

Avv. Sabrina Modena

9/11/20251 min read

Con la risposta n. 237/2025 del 10.9.2025, l’Agenzia delle Entrate ha chiarito il trattamento fiscale delle ricariche per veicoli elettrici e ibridi plug-in quando i costi sono sostenuti tramite card aziendali. In particolare, l’azienda ha chiesto se il valore della ricarica, già incluso nella base forfetaria determinata dalle tabelle ACI, debba essere considerato un beneficio tassabile per i dipendenti, e se fosse possibile ridurre tale valore in caso di addebito per l'uso privato del veicolo oltre il limite stabilito dalla società. L’Agenzia ha confermato che la fornitura di energia elettrica da parte del datore di lavoro per la ricarica dei veicoli in uso promiscuo non genera reddito imponibile, poiché tale costo è già incluso nel valore forfetario previsto dalle tabelle ACI (art. 51, comma 4, lett. a, TUIR). Pertanto, l’utilizzo della card aziendale per la ricarica non costituisce fringe benefit tassabile, indipendentemente dall’uso privato o aziendale del veicolo. Tuttavia, l’Agenzia ha escluso la possibilità di ridurre il valore convenzionale ACI per l’importo eventualmente addebitato al dipendente per i chilometri extra percorsi per uso privato. La determinazione del fringe benefit rimane ancorata al valore forfetario stabilito dalle tabelle ACI, prescindendo dai costi effettivi e dalle percorrenze reali. Pertanto, i rimborsi richiesti al dipendente per l’uso privato devono essere trattenuti in busta paga, senza modificare il valore tassabile del beneficio.