Corte di Cassazione ordinanza n. 26813 del 6.10.2025

In materia di successione ereditaria e parità sostanziale tra i coeredi

Avv. Sabrina Modena

10/14/20251 min read

Con l’ordinanza n. 26813 del 6.10.2025, la Corte di Cassazione ha ribadito che, in materia di successione ereditaria, il principio di parità tra coeredi non si esaurisce nell’equivalenza meramente economica delle quote, ma implica anche un equilibrio qualitativo tra i beni assegnati. In caso di collazione per imputazione, ex art. 737 c.c., il donatario sceglie di non conferire il bene ricevuto in natura, ma ne imputa il valore alla propria quota. In tale ipotesi, ai sensi dell’art. 725 c.c., gli altri coeredi hanno diritto a prelievi compensativi in natura dall’asse ereditario, prima della divisione, al fine di ricostruire l’equilibrio patrimoniale. La Suprema Corte qualifica tali prelievi come strumenti funzionali e preparatori alla divisione, destinati a garantire una parità sostanziale tra le quote, che tenga conto non solo del valore monetario, ma anche della natura e utilità dei beni. La ratio è che la distribuzione eviti, ad esempio, che un coerede conservi cespiti produttivi ricevuti in donazione (es. immobili o aziende) ed un altro riceva sì denaro, ma si possa ritrovare senza una abitazione e senza strumenti utili per lavorare, con potenziali squilibri concreti.