Corte di Cassazione sentenza n. 17980 del 2.7.2025

Principio di responsabilità del custode ex art. 2051 c.c. in caso di incendio

Avv. Sabrina Modena

9/9/20251 min read

La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 17980 del 2.7.2025, ha chiarito il principio di responsabilità del custode ex art. 2051 c.c. in caso di incendio. Il caso: prende fuoco un box auto ubicato in condominio, le fiamme causano danni allo stabile che sono indennizzati dalla assicurazione che, poi, agisce ex art. 1916 c.c. contro il proprietario dell’auto ricoverata nel box (soggetto diverso dal titolare del box) invocando la responsabilità del custode per il danno causato. La causa dell’incendio era incerta, essendo state ipotizzate diverse cause (corto circuito, impianto elettrico del veicolo, atto doloso). Il principio di diritto affermato dalla Cassazione è che, ai fini della responsabilità del custode per i danni derivanti da incendio, è sufficiente che la cosa custodita (nel caso, il veicolo) abbia contribuito, anche solo concausalmente, alla propagazione del fuoco. L’identificazione precisa dell'innesco dell'incendio è rilevante solo ai fini della prova liberatoria (caso fortuito) e non esime automaticamente il custode dalla responsabilità. In altre parole, anche se la causa dell’incendio non è chiaramente accertata, la responsabilità del custode persiste, salvo che egli non dimostri che l’incendio è stato causato da un fatto esterno (come un atto doloso o un cortocircuito del box). La Corte ha ribadito che l’incertezza sull’origine dell’incendio rimane a carico del custode, che non può esimersi dalla responsabilità per il danno subito da terzi, anche se il bene custodito ha avuto solo un ruolo nella propagazione dell’incendio. La prova della causa ignota è a carico del custode, non del danneggiato. In assenza di tale prova, la responsabilità del custode permane, anche se la cosa custodita ha contribuito solo indirettamente al danno. Il principio enunciato stabilisce che "è sufficiente accertare che la 'res' abbia anche solo concausalmente contribuito alla propagazione del fuoco", mentre l'individuazione del punto di innesco è rilevante solo per la prova del caso fortuito.