Corte di Cassazione sentenza n. 26702/2025

In tema di condominio e ascensore per disabili

Avv. Sabrina Modena

10/13/20251 min read

La Corte di Cassazione, con sentenza n. 26702/2025, ha stabilito che l’accessibilità dell’abitazione costituisce un valore strutturale essenziale e prevalente su considerazioni estetiche o di minore fruibilità delle parti comuni. Richiamando l’art. 1102 c.c., è legittimo l’uso delle parti comuni da parte del singolo condomino per l’installazione, a proprie spese, di un ascensore o servoscala, finalizzato al superamento delle barriere architettoniche, purché non ne derivi pregiudizio alla stabilità, alla sicurezza o alla fruibilità per gli altri condomini. La Corte ha inoltre ribadito che, ai sensi dell’art. 2 della L. 13/1989, come modificato dal D.L. 76/2020, non è necessaria una preventiva delibera assembleare: qualora l’assemblea non si pronunci entro 3 mesi dalla richiesta, l’interessato può procedere all’installazione. La decisione si allinea al principio già affermato dalla Corte Costituzionale (sent. n. 167/1999) secondo cui l’eliminazione delle barriere architettoniche è condizione imprescindibile per garantire il diritto all’abitazione delle persone con disabilità. Nel caso oggetto di giudizio, la Corte d’appello aveva annullato la delibera che approvava l’impianto ritenendolo pregiudizievole per la fruizione delle scale. La Cassazione ha, invece, chiarito che il giudizio deve concentrarsi solo sull’impatto sulla sicurezza e sulla stabilità dell’edificio, non sull’estetica o sull’uso degli spazi comuni.