Tribunale di Prato sentenza n. 51/2025
In materia di risarcimento del danno non patrimoniale per la morte di un animale d'affezione
Avv. Sabrina Modena
3/21/20251 min read
Il Tribunale di Prato, con sentenza n. 51/2025, ha riconosciuto il risarcimento del danno non patrimoniale per la morte di un animale d'affezione, affermando che la perdita di un animale può ledere la sfera affettiva della persona tutelata dall'art. 2 della Costituzione. Nel caso in oggetto, i proprietari avevano lasciato la cagnolina Adel in una pensione per animali. Durante il soggiorno, Adel era stata male, ma non era stata curata, perchè la responsabile della struttura non aveva chiamato un veterinario e non aveva dato alcuna istruzione al personale su come curarla. Era morta disidratata, dopo giorni di dissenteria. Il Tribunale, cui si è rivolta la famiglia di Adel, ha escluso l'orientamento della Cassazione, che negava il danno esistenziale, e ha ritenuto che il legame affettivo tra padrone e animale concorra allo sviluppo della personalità, per cui il danno, se provato, va risarcito. La famiglia della cagnolina ha dimostrato, con materiale fotografico, che Adel era parte integrante della famiglia, viaggiava con loro, dormiva con loro, giocava con i figli, ragione per cui il giudice ha condannato la struttura al risarcimento del danno non patrimoniale, assegnando 6.000 euro alla padrona e 4.000 euro agli altri membri della famiglia.
